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Villa Sciarra

Villa Sciarra si trova a Roma tra il centro storico del quartiere di Trastevere e di quello del Gianicolo, ed è delimitata dalle Mura Gianicolensi, da via Calandrelli e Via Dandolo.

In origine essa era occupata da una florida vegetazione di orti e giardini, ed  in base a fonti leggendarie questo territorio veniva definito come bosco sacro della ninfa Furrina, in cui si fece uccidere Gaio Gracco dal suo schiavo Filocrate. Successivamente questo luogo entrò a far parte del cosiddetto Horti Cesaris dove, sempre secondo la leggenda, qui Cesare ospitò Cleopatra, durante il suo soggiorno nell’urbe.

All’interno di quest’area si trova anche il santuario delle divinità siriache, caratterizzato da tre parti principali: un cortile rettangolare in posizione centrale, una parte dell’ambiente con pianta mistilinea situata nel lato destro del cortile centrale ed infine un ambiente sito alla sinistra del cortile con un atrio che precede un edificio a forma di basilica.

La proprietà di questo terreno nel 1575 è ascrivibile a monsignor Innocenzo Malvasia, per poi passare, in un secondo tempo, e precisamente nel 1614, a Gaspare Rivaldi;  in seguito l’area fu acquisita da Antonio Barberini che si occupò di un restauro completo del terreno. Ma i passaggi di proprietà non finirono qui; la villa, infatti fu acquistata successivamente dalla famiglia Ottoboni, per poi tornare di nuovo nella mani della famiglia Barberini, e precisamente in quelle di Cornelia Costanza Barberini, moglie di Giulio Cesare Colonna di Sciarra, che ne ha permesso dopo l’eredità alla famiglia Sciarra.

Oggi Villa Sciarra è una delle ville più belle di Roma, dall’aspetto grazioso e con un curato giardino pubblico.

Foto di gabriellagiulia