La catacomba di Priscilla è un cimitero sotterraneo che nellʼantichità era denominato anche “La regina delle catacombe” data la grande mole delle sepolture dei martiri che essa conteneva.
Tale edificio si trova sulla via Salaria e secondo delle testimonianze storiche la sua origine è dovuta alla donatrice del terreno sul quale si è sviluppato questo luogo sacro, depositario di testimonianze relative alla storia antica, ma anche allʼarte.
I lavori per il cimitero hanno inizio intorno al II° secolo e continuano fino al V° secolo; in origine la struttura è caratterizzata da quattro nuclei principali, distanziati tra di loro, e così identificabili: il criptoportico di una villa, lʼarenario, lʼipogeo di Eva e lʼipogeo degli Acili Glabrioni (relativo, questʼultimo, alla famiglia senatoriale degli Acili, discendente da Acilio Glabrione, e contenente appunto iscrizioni che riguardano la suddetta famiglia).
Il criptoportico presenta un elemento di notevole importanza, ossia la cappella greca; essa è un monumento funerario avente due iscrizioni in lingua greca sulla parte destra della nicchia, dipinta sullʼintonaco - da qui appunto il nome che le appartiene.
Ma lʼaspetto più affascinante della cappella è sicuramente legato agli affreschi che essa contiene e che rappresentano scene simboliche e dellʼAntico e del Nuovo Testamento, come Il sacrificio di Isacco, Noè e lʼarca, la Fractio panis, il Ciclo di Susanna, la resurrezione di Lazzaro, Daniele fra i leoni, lʼadorazione dei Magi, la Fenice sul rogo ecc...
Alla destra della cappella greca inoltre è situato un ninfeo, la cui funzione era quella di ospitare sepolture di un certo calibro.
Catacombe di Priscilla - Foto di "Le catacombe Cristiane"
Epoca: II° secolo