Il nome dell'imponente monumento deriva da Vittorio Emanuele II che fu il primo re d'Italia. Per celebrare il Padre della Patria e la stagione risorgimentale fu deciso di erigere un monumento i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1885 dopo vari concorsi banditi per assegnare la progettazione.
L'opera venne inaugurata da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911 durante l'Esposizione Internazionale organizzata per celebrare il cinquantenario dell'unità d'Italia.
Il tema a cui s'ispira tutto il Vittoriano è racchiuso nelle due iscrizioni sui propilei ai lati del monumento: "PATRIAE UNITATI" e "CIVIUM LIBERTATI", "All'unità della patria" e "Alla libertà dei cittadini".
Davanti ai propilei, sulla cima di alte colonne, si erigono le quattro Vittorie alate che in origine erano dorate e che furono realizzate da quattro scultori diversi: Nicola Cantalamessa, Adolfo Apolloni, Mario Rutelli e Arnaldo Zocchi.
Alla sommità dei lati del monumento nel 1927 vennero collocate LE QUADRIGHE che simboleggiano l'Unità e la Libertà. Con l'aggiunta di queste opere l'altezza del Vittoriano raggiunse gli 81 metri rispetto all'antistante Piazza Venezia.
Tutta la monumentale opera è ricca di simboli; ad esempio sei gruppi di statue rappresentano il Valore degli italiani, le due fontane ai lati della scalinata sono dedicate al mare Adriatico ed al Tirreno, sedici statue rappresentano le regioni italiane (tante erano allora) oltre ai tanti simboli vegetali scolpiti nel marmo che ricordano la vittoria (palma), la forza (quercia), il valore e la pace vittoriosa (alloro), il sacrificio (mirto) e la pace (ulivo).
Spesso il Vittoriano viene erroneamente chiamato Altare della Patria che invece è solo una parte del complesso realizzata dallo scultore Angelo Zanelli e che si trova alla sommità della scalinata. Nell'Altare è tumulato il Milite Ignoto: la salma di uno sconosciuto soldato italiano scelta tra quelle dei tanti caduti della Prima guerra mondiale senza una tomba.
All'interno del Vittoriano ci sono varie esposizioni dedicate alla storia del monumento stesso oltre alla sede del Museo Nazionale del Risorgimento.
Artista: Giuseppe Sacconi ed altri
Epoca: XX secolo