Villa Adriana è la più grande villa appartenuta ad un Imperatore Romano. Fu realizzata gradualmente nella prima metà del II secolo a pochi chilometri dall'antica Tibur, la struttura appare un ricco complesso di edifici estesi su una vasta area, che doveva coprire circa 120 ettari con un perimetro di tre km.
Vibia Sabina, una tra le molte ville rustiche che dall' età repubblicana vennero edificate fra Roma e Tivoli, pervenne in proprietà della moglie di Adriano e costituì il primo nucleo di Villa Adriana.
Villa Adriana appare un ricco complesso di edifici estesi su una vasta area, ricca di fonti d'acqua; benchè la progettazione del complesso sia stato unitaria, la costruzione generalmente viene suddivisa in tre fasi di abbracciando un arco di tempo collocato tra il 118 e il 138).
La Villa era dotata di vie percorribili da carri. Nel sottosuolo doveva esserci un sistema di percorsi sotterranei, destinati alla servitù che poteva svolgere servizi e lavori, muovendosi senza arrecare disturbo all’Imperatore ed ai suoi ospiti.
La complessità della residenza derivò dalla necessità di soddisfare esigenze e funzioni diverse da quella solo residenziale; infatti la villa divenne presto (oltre che la residenza ove Adriano trascorse gli ultimi anni di vita, anche un luogo di rappresentanza e di servizio.
Tutto il complesso si compone di diversi edifici, nei quali sembra che l’Imperatore abbia voluto riprodurre luoghi della provincia dell’Impero che gli erano piaciuti; la Villa presenta comunque tutti i caratteri più innovativi dell'architettura romana del tempo.
L’intero complesso della Villa si compone dei seguenti edifici: il Palazzo Imperiale; il Pecile; Sala dei Filosofi; edificio con Tre Esedre; edificio con Peschiera; Teatro Marittimo; Teatro Greco; la Palestra; il Canopo; la Torre di Rocca Bruna; Hospitalia; piccole e grandi Terme; il Tempio di Venere; la biblioteca Greca e Latina; il pretorio e l’accademia.
Dopo la morte dell’Imperatore Adriano purtroppo la Villa fu per lungo tempo abbandonata e utilizzata come cava di materiali edili di lusso, e pertanto depredata di statue, mosaici marmi e di quanto di bello e facilmente prelevabile era dotata. Solo nel sul finire del 1500 la Villa riaccese l’interesse di mecenati ed umanisti, nonchè studiosi e Papi, che continuarono a depredarla dei propri tesori.
Oggi molte delle opere d’arte, statue, mosaici etc. che ornavano Villa Adriana sono rinvenibili in ville, palazzi e musei della città di Roma e non solo, ma la bellezza, la maestosità e il fascino di questa villa sono percepibili semplicemente visitandola; Visitare villa Adriana, non significa passeggiare tra vecchie rovine, bensì ammirare la grandezza del popolo romano, la maestosità e l’ingegno delle proprie opere, le capacità organizzative e innovative di tutte coloro che hanno realizzato l’opera.
La visita è più che consigliata, ma va segnalato che il terreno ed i percosi pedonali sono piuttosto accidentati e pertanto non consigliabili a persone disabili.